Vi ricordate il finale di “Napoli Milionaria”? Un Paese che usciva dalla guerra, un Paese da ricostruire sulle macerie della borsa nera, sulle macerie della miseria. È da allora che stiamo aspettando che la nottata passi.
Oggi sono uscito con mio figlio per comprare la bicicletta. Roma 23 giugno 2020. Siamo andati nei centri di articoli sportivi più noti ma niente biciclette. Non ci sono più. In grandi punti vendita specializzati per lo sport non si trova neanche una bicicletta. Chiedo, se è possibile ordinarla. Mi dicono di no. Bisogna aspettare. Tanto, non si preoccupi, c’è il bonus, mi dicono. Già, il bonus!
All’improvviso mi torna alla mente la scena di “Napoli Milionaria”, quella in cui Adelaide legge a Donna Amalia il pizzino che gli manda un collega del contrabbando di sigarette:
Adelaide – «Cara donn’Amalia, tècchevi… (si ferma dubbiosa, poi ripiglia) Ah… tècchevi come si dicesse: Tenite… (riprende a leggere)»
«… tècchevi il pacco di sigarette che ha portato il sergente ingrese. Ma però il sergente ingrese ha voluto un aumento di dieci lire a pacchetto. Io ho detto: “Ma come, voi siete ingrese… ” E lui ha risposto come se avesse voluto dire: “Sarraggio ingrese comme vuoi tu, ma se ti conviene a questo prezzo, bene, se no vado da un altro rivenditore italiano”».
Amalia – S’hanno mparato ‘a canzone.
Adelaide – (leggendo ancora) «Nun me le dovevo pigliare? Cusì come mi regolo io, regolatevi pure voi, per non andarci a quel servizio l’una con l’altra. La popolazione deve stare tre giorni senza fumare. Giovedì a Dio piacendo usciamo tutte insieme con il prezzo aumentato a centosessanta lire. Tanti saluti. E tenetemi informata del prezzo delle coperte e dei maglioni di lana, che, mo che viene il freddo, i prezzi sàglieno. La conserva di pomodoro è pure consigliabile per quest’inverno». (Riconsegna il biglietto ad Amalia).
Amalia – Io m’aggio fatta, ‘a cunserva. (Prende il pane e lo ripone in un cassetto del comò).
Bisogna aspettare qualche giorno e magicamente ricompariranno le biciclette (che magari ora sono nei magazzini) e con un prezzo maggiorato. Tanto la gente se le comprerà ugualmente con il bonus.
E noi aspettiamo che passi a nuttata. Intanto la piccola figlia di Donna Amalia era a letto con la febbre e la medicina non si trovava, neanche al mercato nero.
Chissà se sapremo cogliere oggi la metafora di Eduardo de Filippo. Oggi che la metafora non è neanche più metafora ma triste realtà.
E intanto la nuttata in questo Paese, sembra non passare mai.
Guglielmo Pernaselci
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