Voci e spifferi provenienti dal villaggio dei social ci informano di un contenzioso che assomiglia ad un triangolo amoroso finito in denunce e tanto altro. Andiamo nello specifico della vicenda. Tra il municipio, il centro anziani “I Pini” e un gruppo retake si aprono una serie di polemiche da e in cui è difficile capire il senso e la ragione stessa del contendere.
Conosciamo il modo di affrontare le vicende da parte del governo municipale, come conosciamo il presidente del centro anziani, non abbiamo il piacere di un contatto con il gruppo retake. Fatta la premessa, il governo locale decide la chiusura del centro per carenza di documentazione della struttura pubblica, mentre sui giornalini della destra locale leggiamo che tutto nasce da una lite tra il presidente del centro e i volontari del gruppo retake per la pulizia del parco della pace e degli spazi verdi del centro. Partono paroloni e minacce. Si apre un polverone tra le parti, che testimonia lo stato nevrotico delle relazioni sociali e istituzionali del nostro territorio. In tutta questa bagarre i nostri anziani rischiano di veder chiuso oltre lo stato di emergenza, un importante centro di aggregazione.
Il presidente del centro è una brava persona ma di carattere impulsivo e tende a gestire il centro come una sezione politica dei tempi che furono. Insomma è un simpatico “birichino de noantri”. Il municipio, viceversa, di fronte ad eredità decennali sceglie sempre le scorciatoie politiciste e chiude uno spazio come se chiudesse la saracinesca di un negozio. Chiude il lunapark di TBM, ambulatori sanitari per gli immigrati e non, Sopprime il centro Moroni di Ponte di Nona, insomma chiude da anni spazi e luoghi sociali in favore di un astratto concetto della legalità. Non sana le vicende come il buon senso richiede, da cui origina la legalità stessa. Abbassa le saracinesche, punto.
Dietro il contenzioso del centro I Pini, i falchetti della destra locale fanno le vittime e i difensori estremi degli anziani. Furbetti i nostri amici. Forse qualche loro sfilata in meno, con bandiere di partito nel centro non avrebbero esposto il centro ad tensioni e critiche. In realtà la nostra è una critica politica che svela un nervo scoperto sia dei 5 stelle che della destra locale: Governare per vendetta non paga, fare opposizione oggi su presunti scandali altrui non paga l’opposizione: pagano solo gli anziani del centro. Al di la del gossip, vi invitiamo a fare tutti un piccolo sforzo, per un giorno niente campagna elettorale permanente, mettevi seduti ad un tavolo e trovate una soluzione per riaprire il centro e sanare gli aspetti burocratici della vicenda. Forse solo questo interessa ai nostri anziani.
Roberto Catracchia
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