Da fine agosto a metà settembre, una domanda rimbalza incessante: ma tu cosa hai fatto quest’estate?
Marco ed io siamo rimasti a Roma. Niente di nuovo per noi. Ci piace la città d’estate.
Ma quest’anno ci manca l’arte. Girare per piazze e festival all’aperto, curiosare fra installazioni e performance. Sì, ci manca un po’ la nostra estate colorata di arte.
Stiamo ragionando su questo, passeggiando per le vie del nostro quartiere, quando entriamo in un piccolo parco. Un piccolo parco di periferia. E scopriamo un museo a cielo aperto.
Proprio all’ingresso, ci accoglie un angolo romantico e suggestivo. Io amo le ninfee di Monet, qui ho trovato una versione originale e rinnovata.
Proseguendo la visita, ci siamo imbattuti in una singolare interpretazione dei dipinti di Rousseau il doganiere , tipo Il Sogno e L’incantatrice di serpenti. Lavori dove la natura esotica e misteriosa, nasconde particolari e volti da cercare tra la vegetazione.
Una delle forme d’arte che Marco ed io amiamo è la land art. Il paesaggio diventa arte. Piccoli interventi, rispettosi dell’ambiente, trasformano il panorama.
Ecco qui una interessantissima versione: tronco con cactus di autore anonimo.
Archeologia come ricerca delle nostre radici. Il museo de L’Aquila e quello di Roma a Rebibbia ci ricordano la storia dell’evoluzione. Proprio come questo gigantesco osso di dinosauro.
Un reperto prezioso e rarissimo.
L’arte è politica. Sì, l’arte per me è anche politica. Interessantissima questa installazione: Ignoranza su panchina. Siamo tornati il giorno dopo e la bellissima scoperta di ritrovare solo la panchina. Grazie a chi ha spazzato via l’ignoranza!
La scultura greca classica e il suo maestro Fidia, ancora oggi incantano per bellezza e armonia. Ma qui abbiamo scoperta la modernità e la lungimiranza di questo artista che in anticipo sui tempi, realizza un originale Atleta con mascherina su piedistallo.
In un piccolo parco di periferia, un intero museo!
Per chiunque lo volesse visitare, ricordiamo che l’ingresso è gratuito. Dovete solo venire in periferia. A TorreMaura. Via Pietro Belon.
L’arte è negli occhi di chi guarda. Non so se questa frase l’ha detta Oscar Wilde o Goethe. In ogni caso, mi piace molto.
L’arte è negli occhi di chi guarda. Cambiamo sguardo e cambiamo il mondo.
P.S. se uscendo per fare una passeggiata o qualche commissione, scopri anche tu un’opera d’arte nascosta, condividila con noi!
P.S. 2 Per ogni riferimento artistico c’è un link per conoscere qualcosa di più su quell’artista o quel museo. Un piccolo viaggio artistico / virtuale
Articolo e foto di
Serena Damiani
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