Da maggio a ottobre passo gran parte del mio tempo nel piccolo giardino di casa. Leggere, scrivere e disegnare tra il verde delle piante e i colori dei fiori per me è bellissimo. I vasi dei gerani, l’edera, la lavanda, tre gechi e una schiera di lumache sono i compagni perfetti della mia estate.
Tra un libro, un racconto, un disegno, faccio un po’ di giardinaggio. Sistemo, sposto, poto, innaffio e chiacchiero con le piante. Ma questo ogni giardiniere lo sa. Un lavoro lento e tranquillo. Un lavoro che vuole tempi dilatati. I risultati si vedranno fra giorni, settimane, mesi.
Le pagine dei miei racconti, in estate, sanno di lavanda e basilico. Di sole e caffè freddo. Di terra e acqua. Ma questo un giardiniere che scrive lo sa.
Un giardino piccolo di piante, semi e parole.
Un giardino che ho ritrovato nelle pagine di un bellissimo libro illustrato “Il giardiniere dei sogni”. Tutto inizia con lui: un attempato giardiniere che scrive pagine da piantare nel terreno, come semi. Fogli bianchi che si riempiono di parole. Fogli che diventano alberi. Alberi che al posto delle foglie hanno fogli. Fogli/foglie che al tempo giusto si staccano dal ramo per librarsi nell’aria e andare a comporre libri. I libri trovano posto sugli scaffali di una libreria. E un bambino incuriosito ne prenderà uno. E chissà, forse, la storia ricomincia.
“Giardiniere dei sogni”: un libro illustrato adatto a chiunque ami scrivere, leggere e … fare giardinaggio.
Ho scritto queste righe ovviamente in giardino, mentre un geco di passaggio mi osserva e il basilico sboccia.
P.S. Questo libro mi è stato regalato da due amici con i quali condivido idee e passioni. Coltivare un giardino è importante, ma coltivare i sentimenti lo è molto di più.
Il giardiniere dei sogni di Claudio Gobbetti e Diynna Nilolova edizioni Sassi junior
Serena Damiani
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