Da tempo l’Anpi del VI Municipio, prima con la proposta di un osservatorio sulla legalità costituzionale e poi con il coordinamento unitario antifascista, ha chiesto alle istituzioni territoriali di avviare azioni di contrasto contro chi pratica discriminazioni, intimidazioni e apologia del fascismo, per impedire il ritorno nostalgico ad una epoca di supremazia, privilegi e barbarie. Nel merito, il voto favorevole del consiglio municipale non vede nessuna attuazione dagli organi competenti da quattro anni.
Nel frattempo il tempo scorre e le migliaia di persone che nel 2020 hanno chiesto aiuto allo Stato solo nel nostro municipio, per perdita del posto di lavoro, casa, crollo dei servizi, divengono un humus locale che può saldare estrema destra e pezzi di popolo locale. Sappiamo bene che tutto ciò non si contrasta con il solo normativismo giuridico, tuttavia servono norme e leggi così come anche vigilanza, controllo, denuncia al fine di evitare ulteriori infiltrazioni di squadristi e criminalità organizzata nei luoghi della rappresentanza sociale e istituzionale locale, nel corso delle prossime elezioni.
Per tale ragione, chiediamo ai partiti democratici presenti in parlamento e in municipio, comune e regione di avviare tutte le procedure per chiedere al Ministro degli interni, ai prefetti, ai commissariati locali, un report sul rapporto estrema destra e criminalità organizzata al fine monitorare le sanzioni già effettuate e chiedere conto delle ragione di alcuni ritardi nel sanzionare atti contrari alla legge vigenti. Di dare, inoltre, canale preferenziale all’esame delle liste dei candidati del mostro municipio per le elezioni amministrative di Roma in base alla legge Severino per fermare sul nascere candidature incompatibili alla normale prassi democratica.
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