Omofobia, transfobia, bifobia. Le parole che non capisco
Ci sono delle volte in cui “non capire” mi rende felice.
E io non capisco. Io proprio non capisco l’omofobia, la transfobia o qualsiasi altra fobia legata alle scelte individuali in materia di amore, sesso e identità. Non capisco proprio la differenza degli innamoramenti, dei desideri, delle storie. Non capisco come o perchè l’omosessualità o il cambio di genere o sesso di qualcuno possa essere un problema per me o per la società.
Io considero un problema sociale la violenza, la prevaricazione, il razzismo, l’intolleranza, l’ignoranza. Ma di chi ci innamoriamo, no. Per me non è davvero un problema.
L’amore –secondo me- non si divide fra giusto e sbagliato. L’amore quando è rispettoso dell’altro, è amore. L’amore è bello, fa sorridere, crescere, sognare, migliorare, progettare, piangere e consolare. Non conta come è composta la coppia. L’amore è amore.
Perché dovrebbe sembrarmi “normale” una coppia dove magari uno dei due è geloso, possessivo, soffocante, prevaricante, violento? Solo perché rispettano la giusta ripartizione maschio/femmina? Mi sembra un po’ poco!
Cosa c’è di sbagliato nell’amore, fra due persone che si rispettano, sostengono e progettano insieme il presente e il futuro? Cosa importa sapere se sono dello stesso sesso oppure no?
L’amore così è amore e basta. Senza definizioni. Senza ripartizioni. È solo amore. E lo capisce anche un bambino.
Ho letto questo libro. Una storia di famiglia, paternità e amore. Fra pappe e giocattoli, orari da seguire e giornate da organizzare, si racconta la quotidianità di una normalissima coppia con figli. Una storia normalissima che invece è eccezionale, perché i genitori si chiamano Mattia e Nicola. Da quando si innamorano a quando divengono genitori, la storia è un costante specchio fra ciò che è il loro sentire e quello che avviene attorno. Giustificare, motivare, spiegare. Una storia narrata in modo chiaro, diretto, immediato. Una storia coinvolgente. Una storia di figli, nonni, gravidanze e pranzi di natale. Una normalissima storia d’amore. Perché l’amore è solo amore. Lo capisce anche un bambino.
Lo capisce anche un bambino. Storia di una famiglia inconcepibile di Mattia Zecca
© foto “Rolling Stones”
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