Quando arriva, arriva. C’è poco da girarci intorno. E per quanto la malasorte, l’arbitraggio, la disattenzione, la poca concretezza a tu per tu col portiere possano essere tutti fattori inevitabilmente determinanti, alla fine sembra sempre che la sconfitta sia quella ad avere ragione su qualsiasi cosa. Anche e soprattutto sul cuore. Sul buonsenso, poi, non ne parliamo.
Che poi, magari, non sia così o che la sconfitta traditrice giunta tra le mura casalinghe del ‘Vittiglio’ non sia stata realmente meritata, specie se per tre reti subite contro una sola segnata, è un altro discorso.
“Vajelo a spiegà”. A Roma si usa spesso questa frase: “vajelo a spiegà”. Il soggetto non c’è, è quasi impersonale. Significa che, per una determinata circostanza, se le cose vanno male, ma magari troppo male rispetto a quanto stabilito inizialmente, uno potrebbe anche farlo presente. Ma a chi? E vajelo a spiegà n po’ te.
Carlo Emilio Gadda, l’autore del
Pasticciaccio, scriveva così, a proposito di quanto di negativo accadeva al Commissario Ingravallo.
Don Ciccio, così veniva anche chiamato, sosteneva:
«che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo».
Ripescare il capo del garbuglio, in domeniche come questa, è praticamente impossibile.
E, dunque, eccola qui: prima sconfitta in campionato per la Borgata Gordiani.
Brucia perché in casa e perché passati in vantaggio su rigore al quarto d’ora: Mascioli trasforma il tiro dagli undici metri trafiggendo Tassi.
Ma procediamo con ordine.
Quiete prima della tempesta
Il primo tempo si gioca, o – meglio – si inizia a giocare, su ritmi tutt’altro che frenetici:
le squadre si studiano e si “annusano” come animali allo stato brado per circa mezz’ora, dopodiché la gara si inizia a mostrare per quel che, successivamente, darà a vedere.
Come spesso succede in Prima, Seconda e Terza Categoria, le classifiche sono bugiarde e il Moricone (che prima di questa gara aveva 5 gol all’attivo e il doppio subiti) si dimostra una squadra che sa partire al rallentatore per poi riattivarsi immediatamente.
Mister Molinari, nella prima frazione di gioco, adotta la classica difesa a quattro, ma è praticamente impostata sempre a cinque, dato il pressing alto della Borgata: le ripartenze dei biancoverdi tagliano a metà il gioco dei gordiani che, tuttavia, tengono bene il campo e impediscono più volte che il gioco offensivo del Moricone si concretizzi davvero.
Gilardi e Di Gianfelice provano, in tutti i modi, a trafiggere Poma nei primi quarantacinque minuti: al 18′, dopo il rigore trasformato da Mascioli al 17′, è il centravanti a farsi vedere ma trova Capuzzolo pronto a reagire; una manciata di minuti dopo è la seconda punta a far digrignare i denti all’estremo difensore granata.
Alla mezz’ora la Borgata ha già all’attivo ben due occasioni da gol che avrebbero potuto cambiare il corso della partita. Ma il condizionale, seppur coniugato al presente, non dà molte certezze, anzi, tutt’altro.
Al 38′ arriva l’occasione con la L maiuscola: punizione di Mascioli che termina tra i piedi di Piccardi sulla fascia sinistra. L’11 si accentra, si libera di un difensore: è nell’area piccola ma aspetta Di Stefano per servirgli la proverbiale palla d’oro. Sfortuna vuole che, nonostante a tu per tu col portiere, il 7 granata sbagli: Tassi ci mette una pezza (in questo caso una gamba) e la palla non entra.
Dense nubi al Vittiglio, certezza di rovesci (metaforici e non)
Si ritorna in campo con umori non buoni da entrambe le parti: la direzione arbitrale ha fatto sì che la gara diventasse leggermente tesa: stato d’animo e di gioco che aumentava allo scorrere del tempo. Enumerare le occasioni da entrambe le parti sarebbe superfluo: i due schieramenti provano, ripetutamente, a pressarsi e a pungersi.
La Borgata sembra essere entrata con i remi già in barca: i contropiedi sembrano non riescano a incidere più di tanto (
«ci è mancato evidentemente qualcosa sotto porta», dirà a fine partita il 10
Mascioli)
e il Moricone alza il baricentro a tal punto che nelle retrovie restano solo in due contro Di Stefano e Ciamarra (dal 34’st Belardi).
Attorno al 15′ inizia a pioviccicare e alla mezz’ora l’assedio è tutto del Moricone che prova in ogni modo a bucare la difesa granata.
Prima al 39′ con Felli e poi su due episodi, di cui uno in netto fuorigioco, il Moricone riesce a portare a casa i tre punti.
Dimostrazione pratica del:
“vajelo a spiegà ‘n po’ te” di cui si parlava all’inizio.
«Certo che è stata una giornata storta – afferma a fine partita Mister Amico – ma non buttiamo il grande lavoro che abbiamo fatto da tre mesi ad ora! La testa è tutta proiettata a sabato prossimo in casa del Football United». Anche perché, a dirla tutta «ci hanno condannato degli episodi nel giro di dieci minuti».
Come a dire: colpa nostra, ma adesso ci rimbocchiamo le maniche e vediamo di riprendere da dove avevamo lasciato contro il Montedoro.
Il campionato è appena cominciato.
Il tabellino della quarta giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F
BORGATA GORDIANI – MORICONE 1- 3
MARCATORI: Rig. 17′ pt Mascioli M. (BG) 39′ st Felli (M), 43′ st Gilardi (M), 45’ st Gilardi (M).
BORGATA GORDIANI: Poma, Capuzzolo, Mascioli F., Pompi (38′ st Brugnoli), Mascelloni, Zagaria, Di Stefano, Cassatella (46′ st Corciulo), Ciamarra (34’st Belardi), Mascioli M. (32′ st Alfonsini), Piccardi (46′ pt Proietti) PANCHINA: Schiaroli, Ienuso, Michelangeli, Chiarella.ALLENATORE: Fabrizio Amico
MORICONE: Tassi, Peroni, Marroni, Venettoni, Cruciani, Pietrosanti (16’st Ferraresi), Ranucci (32’st Fazio), Santus, Gilardi (47’st Pichetti), Pasquarelli, Di Gianfelice D. (12’st Felli) PANCHINA Di Gianfelice S., Maggi, Cherubini, Tonelli.
ALLENATORE: Federico Molinari
ARBITRO: Tenaglia (Roma2).
NOTE: Recupero 3′ pt – 4′ st; Espulso al 43′ st Zagaria (BG); Ammoniti: 24′ pt Ranucci (M), 43′ pt Pompi (BG), 26′ st Mascioli F. (BG), 26′ st Venettoni (M), 40′ st Felli (M), 42′ st Brugnoli (BG).
Correlati
Be First to Comment